Nel silenzioso mondo sottomarino, gli animali acquatici hanno sviluppato forme di comunicazione affascinanti. Non solo balene e delfini, anche i pesci, che vivono in banchi, difendono territori e cercano di attirare i loro partner, emettono suoni, lamenti, fischi… insomma parlano, a modo loro. Ma cosa succede sotto la superficie dell’acqua dove il suono viaggia più velocemente che nell’aria?
Scopriamo insieme come comunicano i pesci, le ricerche scientifiche e il linguaggio di alcune specie.
Come comunicano i pesci e perché?
Il linguaggio nei pesci non è una cosa recente, è apparso 155 milioni di anni fa. Tutti i pesci parlano, non con la voce e le parole ma con suoni, colori, odori e movimenti, dando vita a un universo segreto fatto di segnali e significati. In particolare, tra maschi e femmine, la comunicazione gioca un ruolo essenziale nella riproduzione. Ma oltre ad attirare i loro partner, i pesci comunicano principalmente per:
- spaventare i nemici;
- difendere i nidi o il territorio;
- avvertire della presenza di predatori.
Ma come comunicano i pesci tra loro dato che non hanno corde vocali?
- Il pesce emette suoni attraverso le vibrazioni dei loro muscoli contro la vescica natatoria.
- Attraverso segnali visivi. Durante la stagione riproduttiva, molti maschi cambiano colore o mettono in mostra pinne e livree sgargianti per attrarre le femmine. Alcuni eseguono vere e propriedanze nuziali. Ne sono un esempio il pesce mandarino o il pesce pagliaccio, che si muovono in modo ritmico per impressionare la partner.
- Attraverso segnali chimici. Alcune specie rilasciano feromoni nell’acqua per comunicare la propria disponibilità all’accoppiamento. Questi segnali possono essere percepiti anche a distanza.
Alcuni pesci formano delle coppie rimanendo fedeli per tutta la vita aiutandosi a difendere il nido dai predatori. Questo è un comportamento comune anche tra i pesci che vivono in acquario.
Secondo uno studio condotto da Aaron Rice del K. Lisa Yang Center for Conservation Bioacoustics al Cornell Lab of Ornithology (Cornell University), ben 175 famiglie di pesci comunicano con i suoni. Tra questi, il maschio di Opsanus tau emette un richiamo per attirare la femmina, oppure il pesce Holocentrus rufus, produce una specie di grugnito per difendere il suo territorio e un altro suono per avvertire della presenza di rivali.
Anche all’Università di Auckland, in Nuova Zelanda, hanno dimostrato che alcuni pesci comunicano tra di loro proprio come fanno i mammiferi, tramite segnali sonori, al fine di stare insieme e riunirsi, per mettersi al sicuro. Quando i pesci si riuniscono in banchi hanno meno probabilità di essere attaccati dai predatori.
Quali altri abitanti del mare parlano?
Non solo i pesci comunicano. Anche altri organismi acquatici parlano, a modo loro:
- Le balene e i delfini producono suoni anche complessi principalmente per il foraggiamento, l’orientamento spaziale e per le interazioni sociali. Le balene megattere, in particolare, emettono canti lunghi e complessi che possono viaggiare per centinaia di chilometri nell’oceano. I cetacei sono anche particolarmente sensibili ai rumori forti. I delfini, invece, usano una combinazione di fischi, click e impulsi per riconoscersi, coordinare la caccia e perfino nominare ciascun individuo del gruppo.
- I crostacei, come i granchi o le aragoste, usano tocchi, posture e vibrazioni per mostrare dominanza o per attirare un partner.
- Alcuni cefalopodi come i polpi e le seppie sono veri e propri artisti del mimetismo: comunicano modificando il colore e la texture della pelle, lanciando segnali visivi che parlano di pericolo, minaccia o corteggiamento.
Ascoltare il mare e rispettarlo
Ora che sapete che le creature marine hanno un loro linguaggio, la prossima volta che al mare o in un acquario vedrete nuotare dei pesci ricorderete che là sotto tutti parlano, anche se noi non riusciamo a sentirli. Capire come comunicano i pesci ci insegna a rispettarli e a leggere meglio la complessità dell’ambiente marino. Per chi lavora ogni giorno in mare come noi di Aqua De Mâ, è fondamentale saper interpretare questi comportamenti: è da questi segnali che capiamo se un pesce sta bene e se l’ambiente è equilibrato. Nei nostri allevamenti, l’ampio spazio che i pesci hanno a disposizione garantisce una qualità della vita del tutto simile a quella dei pesci del mare aperto. Orate e branzini crescono bene e in salute come in condizioni naturali.
Il silenzio del mare, se si sa ascoltare, ha tanto da raccontare.