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Come la luna influenza le maree?

Come la luna influenza le maree

Cielo e Terra sono connessi?

La Luna, oltre a essere protagonista di notti romantiche e miti antichi, svolge un ruolo di particolare rilevanza nella vita del nostro pianeta. Il suo legame con le maree è un fenomeno che sottolinea l’importanza dell’interazione tra forze cosmiche e terrestri.

Come la luna influenza le maree? In questo approfondimento scoprirete il rapporto tra la Luna e le maree, così da comprendere anche il ruolo cruciale che queste ultime giocano negli ecosistemi marini e nei cambiamenti climatici.

Preparatevi a immergervi in un viaggio tra scienza e natura!

Che cosa sono le maree?

Le maree non sono altro che un fenomeno oceanico che coinvolge ampie masse d’acqua che si innalzano e si abbassano ogni giorno o frazione di giorno, causate dall’attrazione gravitazionale esercitata sulla Terra dalla Luna e dal Sole.

Come funzionano le maree?

Avete mai notato come il livello del mare si alza e si abbassa? Non è altro che la marea che modifica i suoi livelli attraverso movimenti di flusso e riflusso.

Come spiegato in precedenza, si tratta di un processo con frequenza ciclica causato dall’attrazione gravitazionale della Luna e del Sole. Ma c’è di più, non sono solo i corpi celesti a influenzare le maree, bensì anche altri fattori, come la presenza di continenti, la forma della Terra, la profondità dell’oceano e le variazioni di pressione e temperatura atmosferica.

Le maree possono essere basse e misurare pochi centimetri o alte in grado di raggiungere fino a una ventina di metri.

Ma come funzionano le maree? L’attrazione gravitazionale genera dei veri e propri rigonfiamenti oceanici che corrispondono alle alte maree. La rotazione della Terra attorno al proprio asse fa sì che le masse continentali passino attraverso questi rigonfiamenti oceanici.

In genere, si verificano due alte e basse maree al giorno, in un ciclo di circa 12 ore.

Quanti tipi di maree esistono?

Esistono due modi per classificare le maree: il primo è in funzione dell’altezza della marea, il secondo è in funzione delle fasi lunari.

Secondo l’altezza della marea è possibile suddividere in:

  • alta marea: l’acqua del mare raggiunge la sua massima altezza dentro il ciclo delle maree;
  • bassa marea: l’acqua del mare raggiunge l’altezza minima dentro il ciclo delle maree.

Secondo la fase lunare possiamo suddividere in:

  • maree vive o sigiziale: quando c’è la luna piena o luna nuova, la Luna e il Sole sono allineati e i loro effetti si sommano. Quando si verifica questo fenomeno aumenta anche l’attività dei pesci;
  • maree morte o di quadratura: in questo caso gli effetti diminuiscono e si generano maree di minore entità, conosciute come maree morte. Si tratta dei giorni meno indicati per la pesca.

Da cosa sono causate le maree?

Le maree si formano grazie alla forza gravitazionale esercitata dalla Luna e dal sole sull’acqua degli oceani. Anche se entrambi i corpi hanno un’influenza sul mare, l’effetto della Luna è più forte trovandosi molto più vicina alla Terra. La forza di gravità dipende, infatti, sia dalla massa degli oggetti coinvolti che dalla distanza tra essi.

Terra e Luna interagiscono e l’acqua degli oceani, essendo fluida, risponde a questa attrazione formando dei veri e propri “rigonfiamenti” sul lato della Terra rivolto verso la Luna.

Inoltre, anche sul lato opposto del pianeta si verifica un rigonfiamento, causato dall’inerzia e dalla rotazione terrestre. Ecco spiegato perché si generano due alte maree al giorno, intervallate da due basse maree, in un ciclo che si ripete ogni 12 ore e 25 minuti.

Che influenza hanno le maree sugli ecosistemi marini?

Le maree generano una forte influenza sulle specie animali e vegetali che vivono all’interno della “zona intertidale”, la zona del litorale che è emersa in condizioni di bassa marea e sommersa con l’alta marea.

Non a caso, le specie che vivono in questa porzione di costa si ritrovano a dover adattarsi alle condizioni di vita in acqua e fuori dall’acqua ma soprattutto a dover resistere alla forza delle onde. A seconda del substrato, roccioso o sabbioso, variano le strategie di sopravvivenza: gli anemoni, le stelle di mare e i granchi si ancorano alle rocce presenti nel litorale, resistendo all’infrangersi delle onde; sulle spiagge sabbiose invece, queste piccole creature devono saper scavare nella sabbia per proteggersi.

C’è poi da ricordare che le maree creano anche le “pozze di marea” all’interno delle quali viene ospitata un’ampia biodiversità. Queste piccole piscine si creano tra le rocce solo durante la bassa marea.

Oltre alla creazione di habitat ed ecosistemi, le maree rivestono un ruolo di grande importanza in quanto creatrici di correnti che assicurano il ricambio d’acqua. Questo è essenziale per mantenere sani gli ecosistemi marini e gli allevamenti come il nostro, Aqua De Mâ, che dipende da un’acqua sempre pulita e ben ossigenata.

Le maree influenzano anche i flussi di anidride carbonica: il livello dell’acqua condiziona la respirazione degli ecosistemi, regolando il rilascio e l’assorbimento di CO2 e altri gas serra.

Infine, le maree riducono drasticamente lo stress termico provocato dall’aumento delle temperature superficiali dell’acqua, proteggendo le barriere coralline dal fenomeno dello sbiancamento.

In ultima analisi, sono importanti per monitorare e prevedere possibili inondazioni costiere, un rischio crescente con l’innalzamento del livello del mare dovuto al cambiamento climatico, che può danneggiare sia gli ecosistemi marini, sia le aree costiere.