Gli avannotti, dal termine antico uguannotto che significa “nato quest’anno”, sono i pesci appena nati che hanno preso le sembianze dell’adulto dopo aver superato la fase larvale.
Con il termine avannotti ci si riferisce per la maggior parte dei casi ai pesci d’acqua dolce, ma viene usato anche per i pesci d’acqua salata. Trattandosi di piccoli pesci giovani hanno bisogno di una serie di accorgimenti per crescere sani e forti. Può bastare infatti un ambiente con una temperatura sbagliata a causarne la morte.
Di seguito approfondiamo come avviene la riproduzione degli avannotti e di quale ambiente hanno bisogno per la loro sopravvivenza.
Come nascono gli avannotti?
La riproduzione dei pesci per dar vita agli avannotti dipende dalla specie e avviene in tre modalità:
- ovipara;
- ovovivipara;
-
vivipara.
La riproduzione ovipara vede la femmina deporre le uova e rilasciarle direttamente nell’acqua. Queste incontrano poi il liquido seminale del maschio che si occupa di fecondarle. La femmina è in grado di deporre grandi quantità di uova contemporaneamente e questa caratteristica viene definita fecondità.
Il rilascio delle uova direttamente nell’acqua è un rischio per i piccoli pesci perché sono molto più soggetti a pericoli esterni. Potrebbe succedere che altri pesci mangino le uova o che un repentino cambio di temperatura possa danneggiarle.
A seconda delle specie può capitare che i genitori abbandonino le uova o che costruiscano un nido. In pochi casi i pesci si prendono cura dei piccoli avannotti.
Nella riproduzione ovovivipara la femmina depone le uova all’interno del suo corpo anziché all’esterno. In questo caso gli embrioni si nutrono degli elementi che compongono l’uovo e, al momento della schiusa, gli avannotti sono già abbastanza grandi e in grado di nuotare come gli adulti.
La riproduzione vivipara, come quella ovovivipara, è tipica delle specie partorienti. Anche in questo caso gli embrioni si sviluppano all’interno del corpo materno, ma sono privi di guscio e ricevono il nutrimento direttamente dalla madre. La gestazione dura un mese e al termine i piccoli avannotti sono già in grado di nuotare.
Dove crescono gli avannotti?
Gli avannotti vengono cresciuti in strutture apposite chiamate avannotterie. Si tratta di grandi vasche che devono rispettare determinate condizioni, come una corretta luce e una precisa temperatura, che consentono ai piccoli di crescere in un ambiente favorevole.
Gli avannotti rimangono all’interno di queste strutture fino a raggiungere una grandezza ottimale che gli consenta di essere trasferiti in mare in sicurezza. Lo stesso vale per la riproduzione, in cui i genitori vengono inseriti in apposite vasche dove possono fecondare le uova senza subire stress esterni.
Cosa mangiano gli avannotti?
La prima fase di crescita degli avannotti è piuttosto delicata e per questo è importante che i piccoli seguano un’alimentazione specifica.
In generale, l’ideale è optare per cibo vivo di piccole dimensioni tra cui:
- infusori, dei microrganismi che si sviluppano in acqua dolce ricchi di proteine e vitamine utili allo sviluppo degli avannotti;
- anguillole dell’aceto, degli organismi vermiformi ricchi di nutrienti che vengono utilizzati soprattutto nei primi giorni di vita.
Il cibo vivo può essere allevato in previsione della schiusa delle uova o acquistato in negozi specifici. Gli avannotti possono anche essere nutriti con cibo liquido o liofilizzato. In generale è importante che sia sempre di piccole dimensioni, adatto alle loro bocche e che non venga somministrato in quantità eccessive.
Pericoli per gli avannotti
La maggior parte degli avannotti corre il rischio di essere attaccata non solo dagli altri pesci, ma anche dai loro genitori. In particolare i Poecilidi, la specie di ovovivipari più diffusa (che comprende Guppy, Molly e Portaspada), tende a predare i propri figli. È consigliabile dotare l’acquario di una vegetazione fitta che permetta agli avannotti di nascondersi.
Anche una quantità eccessiva di mangime può essere fatale: questa potrebbe infatti inquinare l’acqua, arricchendola di sostanze tossiche nocive per i giovani pesci.
Infine, l’inserimento di nuove specie all’interno dell’acquario potrebbe turbare l’ecosistema, così come un cambio di luce o di temperatura. È fondamentale cercare di tenere l’acqua sempre pulita cambiandola frequentemente e utilizzando dei filtri efficaci.
Avannotti in cucina
A dispetto delle loro piccole dimensioni gli avannotti possono essere usati anche in cucina. La cottura più comune è la frittura: vi basterà infarinare i piccoli pesci e immergerli in olio bollente.
In particolare la specie più utilizzata è il bianchetto, un piccolissimo pesce trasparente o color latte che può essere fritto o impiegato in altre preparazioni come sughi e frittate. I bianchetti prendono nomi diversi a seconda della regione italiana e vengono pescati principalmente nella stagione invernale.