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Quando mangiano le orate?

quando mangiano le orate, mesi migliori

L’orata è un pesce grufolatore e passa la giornata a scovare cibo, come molluschi, granchi, oloturie, vermi, ricci, cozze…grazie all’apparato boccale di cui è fornita, riesce ad ingerire anche le creature più dure e spinose.

Conoscere cosa e quando mangiano le orate è sicuramente utile per capire come pescarle.

Dove pescare l’orata

Lungo la costa l’orata si trova su tutti i tipi di fondali. È un pesce che vive tra i 5 e i 150 metri dalla costa dove trova anellidi e crostacei. Durante la stagione estiva, si trova prevalentemente nelle zone sabbiose, tra le pietre e le zone rocciose o vicino a porti e canali. Si può quindi pescare l’orata un po’ ovunque, adattando i terminali e le esche di conseguenza. Sapere che tipo di cibo preferiscono e quando mangiano le orate è un fattore che contribuisce nella riuscita della cattura.

La pesca all’orata si pratica dagli scogli e dai manufatti. Si possono insidiare sia con le tecniche di fondo che con quelle di superficie. Possono essere pescate all’interno del porto, nella scogliera naturale o nella foce.

L’orata si sposta lungo il litorale in cerca di cibo. Spesso i suoi spostamenti sono dovuti alle condizioni meteo. Quelle che sono allevate in laguna o in mare aperto si nutrono invece di pellet.

L’azienda ittica Aqua alleva orate in mare aperto rispettando il loro metabolismo naturale. Si segue il normale susseguirsi delle stagioni, senza scorciatoie quali il trattamento con acque calde, la somministrazione di ossigeno e di additivi per la crescita o l’alimentazione forzata. Per questo le nostre orate e i nostri branzini sono più sani, tonici e magri dei pesci allevati in modo tradizionale.

Il periodo ideale per pescare le orate va dalla primavera all’autunno. È un pesce, infatti, che ama l’acqua calda. Non gradisce solitamente le esche in movimento, ma predilige le esche che rimangono ferme.

In genere l’orata mette in bocca l’esca ma poi la sputa diverse volte, solo quando si fiderà ingoierà l’esca e potrà essere pescata. Vediamo ora le migliori esche per la cattura dell’orata e come pescarla.

Tecniche di pesca e principali esche per l’orata

La pesca all’orata viene praticata con la tecnica della pesca a fondo. Si cercano in genere in prossimità delle coste in zone rocciose dove questi pesci vanno alla ricerca di granchi, cozze e piccoli molluschi.

Le esche per questo tipo di pesce sono tantissime. Citiamo le principali:

  • la cozza
  • il granchio
  • il paguro
  • l’ostrica
  • il calamaro
  • i crostacei
  • i cannolicchi
  • i gamberi
  • l’arenicola
  • il bibi

Il bibi viene normalmente innescato con l’apposito ago, fatto passare all’interno del corpo, cercando di non far fuoriuscire il liquido interno di cui è dotato, forte richiamo per l’orata.

Le orate, sia dalle scogliere che dai manufatti vengono insidiate a fondo con canne di 4-5 metri ad azione di punta, mulinelli medio/grandi dotati di ottima frizione. Il terminale sarà dello 0,18/0,20, lungo circa un metro e mezzo, terminante con un amo di misura variabile a seconda della grandezza dell’esca. È consigliabile pescare con due canne, magari poggiate su un tripode ad altezza regolabile, innescandone una con il granchietto di scoglio e l’altra con il bibi.

Per catturare l’orata si può usare anche la tecnica della bolognese con galleggiante. In questo caso, le zone migliori sono le foci dei fiumi e i manufatti dei porti. Si pesca sia di giorno che di notte, innescando un paio di bigattini e facendoli lavorare vicino al fondo.

Un’altra tecnica di pesca è il feeder, dall’inglese “gabbia”. Grazie a delle pasture che si collocano all’interno della gabbia, l’amo potrà pescare molto vicino alla pastura di richiamo. Questo consente non solo di far avvicinare il pesce, ma anche di farlo rimanere in zona una volta che la pastura è uscita dalla gabbia depositandosi sul suolo. Questa tecnica di pesca viene praticata soprattutto in zone riparate dal vento e dalle correnti, per evitare che la pastura si disperda.

L’orata viene insidiata principalmente con la tecnica del surfcasting, una tecnica di pesca d’attesa che si destina specialmente all’orata anche se sono tantissime le specie che si possono catturare: dalla spigola alla mormora, passando per i gronghi la notte o ancora i saraghi.

Quando mangiano di più le orate

Scopriamo i mesi quando mangiano le orate maggiormente.

  • Da marzo a giugno: con l’arrivo della primavera l’attività dell’orata è molto più frequente. Più il tempo è stabile e maggiori saranno le probabilità che l’orata abbocchi. A maggio la pesca a fondo all’orata può portare discreti risultati. I mesi di giugno e luglio sono i migliori per insidiare l’orata.
  • Da settembre a novembre: sono i mesi migliori per pescare l’orata con la pesca a fondo dalla riva. L’acqua è calda e i bagnanti e le imbarcazioni diminuiscono.

Da dicembre a febbraio, invece, sono i mesi peggiori per la pesca a fondo all’orata.

Ricordate di rispettare prima di tutto il mare e di rilasciare le orate inferiori ai 20 centimetri, perché è fondamentale permettere al pesce di crescere e riprodursi.