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Come saltano i pesci?

Come saltano i pesci e perché?

I pesci sono creature davvero straordinarie, e tra le loro abilità più affascinanti c’è la capacità di saltare fuori dall’acqua, una delle tante competenze sviluppate per adattarsi all’ambiente in cui vivono. Questo comportamento non è solo uno spettacolo per gli occhi, ma ha un preciso scopo legato alla sopravvivenza e all’habitat.

In questo approfondimento scopriremo come saltano i pesci e perché mettono in atto questo comportamento.

Perché i pesci saltano?

I pesci saltano per vari motivi, vediamo i principali:

  • risalita dei fiumi: certi pesci, come i salmoni, devono saltare per superare alcuni ostacoli naturali come rapide e cascate che incontrano durante la fase di migrazione verso i luoghi di riproduzione;
  • caccia: certi pesci per potersi nutrire catturano insetti o piccoli animali che si trovano nella superficie dell’acqua. Questo tipo di adattamento evolutivo permette loro di avere l’esclusiva su alcune prede che potrebbero sfuggire agli occhi di altri predatori, come gli uccelli, per esempio.
  • fuga dai predatori: nel caso opposto al precedente, capita che alcune specie saltino fuori dall’acqua per sfuggire ai predatori. Questo movimento improvviso è in grado di confondere e destabilizzare l’aggressore e offrire al pesce una via di fuga. Un esempio è il pesce volante, dotato di pinne pettorali per planare nell’aria.
  • esplorazione: in certe situazioni, i pesci saltano per spostarsi da un luogo all’altro, soprattutto in acque poco profonde o quando un ambiente diventa inospitale.

Come saltano i pesci?

Il salto dei pesci è possibile grazie a un potente movimento di corpo e coda. Ma vediamo meglio come avviene nel concreto:

Il pesce curva il corpo formando una “C” accumulando energia muscolare, dopodiché con un rapido scatto, rilascia l’energia accumulata spingendosi verso l’alto grazie alla forza della coda.

Nel caso dei pesci volanti, l’utilizzo delle pinne per stabilizzarsi o prolungare il salto è fondamentale.

Questi pesci possono raggiungere velocità notevoli, fino a 60 km/h, prima di emergere dall’acqua e possono sviluppare muscoli davvero potenti durante la migrazione, proprio per affrontare i salti lungo il percorso.

È normale che i pesci saltino fuori dall’acqua?

Nonostante sia un comportamento a prima vista strano, il salto che i pesci compiono per uscire temporaneamente dall’acqua ha una spiegazione scientifica specifica e le motivazioni sopra elencate ne sono la prova.

Ma c’è un’ulteriore motivo per cui i pesci compiono questa azione, ovvero se l’acqua ha poco ossigeno i pesci possono saltare fuori per catturare un po’ d’aria e ottenere l’ossigeno di cui hanno bisogno. Quest’ultimo caso si verifica in particolare in acque stagnanti o in acque con inquinamento elevato.

Infine, i pesci possono saltare per motivi di accoppiamento, si tratta di una tecnica del maschio per attrarre la femmina, un atto simile a quello di molti uccelli che eseguono voli spettacolari per attirare un partner.

Perché i pesci saltano fuori dall’acquario?

Oltre ai pesci che vivono in natura, anche i pesci che vivono in acquario possono assumere questo comportamento. Qui il motivo è legato alla ricerca di un habitat migliore, ma più nello specifico può capitare perché il pesce è alla ricerca di un ambiente meno affollato o più grande rispetto a quello dove vive attualmente.

I pesci sono creature da scoprire, dotate di grandi capacità di adattamento, come dimostra il loro salto. Questo gesto può sembrare casuale o curioso, ma è in realtà una strategia di sopravvivenza che risponde a diversi scopi: la ricerca di cibo, la fuga dai predatori, l’adattamento a un ambiente inospitale o persino il corteggiamento.

La vita fuori dall’acqua e l’importanza degli habitat sostenibili

Per quanto affascinante possa sembrare, è bene sapere che i pesci fuori dall’acqua non possono sopravvivere a lungo. In genere, la durata dipende dalla specie: certi pesci possono resistere solo pochi secondi, mentre altri, come i pesci polmonati o le anguille, sono in grado di sopravvivere per ore o persino giorni grazie a particolari adattamenti che permettono loro di respirare aria.

Conoscere questi meccanismi ci aiuta a prestare attenzione alle condizioni ambientali in cui vivono queste creature. Migliorare la qualità del loro habitat è fondamentale per preservare il benessere e ridurre lo stress.

Un esempio concreto di impegno è rappresentato dagli impianti off-shore di Aqua De Mâ, che grazie al ricambio naturale di acqua in mare aperto, garantiscono un ambiente ideale e sostenibile per la crescita di orate e branzini, rispettando al contempo l’ecosistema marino.