Al giorno d’oggi, ma anche nell’antichità, i prodotti del mare e delle acque dolci hanno rivestito un ruolo importante nell’alimentazione umana per via della semplice reperibilità e abbondanza.
La dieta di Greci e Romani era costituita in buona parte da pesce, in particolare per coloro che facevano parte dell’aristocrazia. Ma vi era una distinzione tra zone costiere e zone interne, infatti coloro che abitavano le zone costiere potevano gustare pesce d’acqua salata, chi abitava le zone interne consumava pesci di fiume o lago.
Ma sapete cosa sono i prodotti ittici e come si distinguono? Ve lo spieghiamo in questo approfondimento!
Cosa si intende per prodotti ittici?
I prodotti ittici comprendono diverse specie acquatiche, tra cui pesci, molluschi, cefalopodi (seppie, polpi o totani) molluschi gasteropodi (patelle, murici e lumache di mare), bivalvi (cozze e vongole) e crostacei (gamberi, granchi, aragoste e scampi).
Queste specie possono essere pescate in ambienti marini, in acque dolci o salmastre, oppure attraverso sistemi di allevamento che possono essere estensivi, in aree naturali come lagune, laghi o zone costiere, o intensivi, utilizzando vasche dedicate all’acquacoltura.
Come vengono classificati i prodotti ittici?
I prodotti ittici possono essere suddivisi quindi in tre categorie:
- pesci: distinti in base al loro habitat, pesci d’acqua dolce o salata e in relazione alle condizioni di sviluppo, cresciuti in libertà o acquacoltura;
- molluschi: cefalopodi, gasteropodi e lamellibranchi;
- crostacei: suddivisi in macruri e stomatopodi.
Come conservare i prodotti ittici?
Conservare accuratamente i prodotti ittici è fondamentale quando si parla di sicurezza e igiene nel settore alimentare. La durata di conservazione delle specie marine è inferiore rispetto ad altri prodotti alimentari di origine animale e necessita tempi di abbattimento rapidi.
Considerando che ogni specie ha caratteristiche uniche che influiscono sui tempi di conservazione, è necessario tenere conto che tra i pesci più deperibili ci sono sarde e alici, la cui durata di conservazione si aggira intorno ai 2-3 giorni, mentre le altre specie hanno una durata variabile che va dai 3-4 giorni fino a 30 giorni.
L’indice di freschezza varia a seconda dei seguenti fattori:
- caratteristiche dell’apparato intestinale;
- taglia del pesce: i pesci più grandi si conservano più a lungo;
- dominio marino degli organismi: i pesci bentonici, rispetto ai pelagici, vivono a contatto con il fondale e sono soggetti a un maggiore attacco batterico.
I prodotti ittici non sono solo una parte importante del nostro piano alimentare, ma rappresentano anche un legame tra tradizione, cultura e innovazione. Dal mare alle nostre tavole, ogni scelta che facciamo, dalla qualità alla freschezza, fino alla provenienza, può avere un impatto sulla nostra salute e sull’ambiente.
Approfondire la conoscenza di questi prodotti ittici permette non solo di apprezzarne il valore nutrizionale, ma anche di contribuire a uno stile di vita più consapevole e rispettoso del pianeta.
Scegliere prodotti freschi, come le orate e i branzini Aqua De Mâ, è un piccolo gesto che può fare una grande differenza.
Ora, non vi resta che scoprire nuove ricette e modi per gustare al meglio le delizie che il mare ci offre!