Vi siete mai fermati a riflettere sull’importanza che rivestono gli oceani?
L’8 giugno è l’occasione giusta per farlo. Si celebra, infatti, in questa data la Giornata Mondiale dell’Oceano o “World Oceans day”, un appuntamento globale che invita governi, comunità, imprese e cittadini a riflettere sull’importanza di queste enormi distese d’acqua e sulla necessità impellente di proteggerle.
Scopriamo come e perché è nata questa ricorrenza e cosa fare per tutelare il cuore pulsante che rende possibile la vita.
Come è nata la Giornata Mondiale dell’Oceano
L’idea di dedicare una giornata agli oceani venne proposta per la prima volta nel 1992 durante il “Summit della Terra” di Rio de Janeiro, ma è stato solo nel 2009 che le Nazioni Unite hanno ufficializzato la ricorrenza. Da allora ogni anno l’8 giugno si celebra il World Oceans Day per festeggiare il legame che unisce l’umanità all’oceano, con l’intento di sensibilizzare e promuovere azioni per preservare gli ecosistemi marini.
Sono oltre 140 i Paesi partecipanti che si impegnano a considerare l’importanza degli oceani e a studiare delle strategie a loro tutela. L’importanza e l’impatto che hanno su di noi e sull’economia è anche sottolineato al punto 14 dell’Agenda 2030 sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: “Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile.”
L’obiettivo della Giornata Mondiale dell’Oceano
Gli oceani ricoprono tre quarti della superficie terrestre, ma non solo:
- Regolano il clima e contribuiscono ad arginare i cambiamenti climatici estremi.
- Assorbono circa un terzo dell’anidride carbonica prodotta dall’uomo.
- Generano almeno il 50% dell’ossigeno che respiriamo
- Ospitano la più grande biodiversità di flora e fauna.
- Sono fonte di energia e di lavoro (generano il 5% del Pil mondiale).
- Rendono possibile la vita sulla Terra.
Gli oceani sono, in altre parole, i polmoni blu della Terra, per questo l’obiettivo della Giornata mondiale degli oceani è sia celebrare la bellezza e la ricchezza del mondo marino, sia sensibilizzare sui rischi che minacciano questo ecosistema vitale. Vediamo quali sono.
Perché gli oceani sono in pericolo?
Il riscaldamento globale e l’acidificazione delle acque causate dal cambiamento climatico, l’inquinamento da plastica e il sovrasfruttamento delle risorse ittiche con la distruzione degli habitat costieri, stanno mettendo a dura prova la salute degli oceani.
La giornata dell’8 giugno diventa così un’occasione per ricordare che la tutela degli oceani non è una questione marginale, ma una priorità ambientale, economica e sociale, la nostra sopravvivenza dipende dalla loro.
Cosa fare per tutelare gli oceani
Tutti possiamo fare la nostra piccola parte non solo l’8 giugno, ma tutto l’anno, per contribuire alla salvaguardia dei polmoni blu. Degli esempi?
- Ridurre l’uso della plastica
- Preferire il pesce proveniente da allevamento sostenibile come le orate e i branzini Aqua De Mâ. All’interno delle nostre gabbie la corrente si comporta come un tapis roulant; i pesci nuotano continuamente, sono muscolarmente più tonici e più magri rispetto ai pesci che crescono negli allevamenti tradizionali e vivono con meno stress. L’acqua pulita e incontaminata fa il resto. Il pesce vive meglio, secondo un ciclo più vicino a quello naturale.
- Partecipare a campagne di pulizia delle spiagge.
- Informarsi e sensibilizzare gli altri, anche i più piccoli!
A livello istituzionale, è fondamentale promuovere politiche ambientali efficaci, istituire aree marine protette, finanziare la ricerca oceanografica e spingere per accordi internazionali vincolanti sulla tutela del mare.
Celebrare la Giornata Mondiale degli Oceani non è solo un atto simbolico, ma un richiamo alla responsabilità collettiva. Proteggere gli oceani significa preservare la vita sulla Terra, garantire la sicurezza alimentare di miliardi di persone, contrastare i cambiamenti climatici e salvaguardare un patrimonio naturale di inestimabile valore.
Per noi di Aqua De Mâ la sostenibilità ambientale non è solo una moda ma la nostra filosofia: il nostro disciplinare di produzione è stato approvato dalla Regione Liguria e persino l’Unione Europea, con il progetto di ricerca IDREEM, ha sancito l’assoluta assenza di impatto ambientale. Riconoscimenti importanti, che dimostrano come i nostri allevamenti di orate e branzini siano sostenibili e rappresentino un’eccellenza assoluta.