Il mare, all’origine, non era salato. Secondo le ipotesi più accreditate, circa 4 miliardi di anni fa gli oceani della Terra erano composti sostanzialmente da acqua dolce, nata dalla condensazione del vapore acqueo quando il nostro pianeta si stava ancora raffreddando. E poi cosa è successo? Perché il mare è salato?
Scopriamo insieme l’origine della salinità dei mari, perché è importante e alcune curiosità che renderanno il vostro prossimo tuffo in mare un po’ più consapevole e forse ancora più affascinante.
Perché il mare è salato: l’origine della salinità dei mari
Il mare è salato perché la pioggia, candendo sulle terre emerse, erode i sali minerali presenti nelle rocce, tra cui il cloruro di sodio, che poi vengono trasportati dai fiumi nel loro percorso fino al mare. Una volta in mare, questi sali si accumulano, perché l’acqua evapora ma i sali restano. Questo processo, nel corso di miliardi di anni, ha trasformato gli oceani da semplici bacini d’acqua dolce a veri e propri serbatoi salati.
Quanti sali sono contenuti nell’acqua di mare?
La salinità indica la quantità di sali disciolti nell’acqua marina. Principalmente cloruro (il comune sale da cucina), che rappresenta insieme al sodio più dell’85% degli ioni disciolti nell’oceano, ma anche magnesio, calcio, potassio e solfato. Questo spiega il suo sapore unico.
In media, un litro d’acqua di mare contiene circa 35 grammi di sale, ma non tutti i mari e gli oceani contengono la stessa quantità di sali. La salinità può variare a seconda:
- Della temperatura che può portare ad una maggiore evaporazione dell’acqua, che di conseguenza diventa più salata.
- Della quantità di acqua piovana.
- Della profondità e delle correnti.
- Della zona. I mari chiusi e caldi tendono a essere più salati (come il Mar Rosso o il Mar Morto che rappresenta un caso particolare perché qui la concentrazione di sale è circa 10 volte superiore al normale), mentre quelli vicini a fiumi e ghiacciai sono meno salati.
Il Mar Morto si aggiudica il titolo di mare più salato del mondo, ma anche il nostro Mar Mediterraneo è relativamente più salato rispetto alla media (36-39 grammi di sale per litro); questo perché c’è poco scambio con le acque oceaniche. Per quanto riguarda gli oceani, è l’Atlantico il più salato.
Ora avete anche compreso meglio perché l’acqua di mare non si può bere!
A cosa serve il sale nel mare?
Il sale marino ha un impatto importante sull’ecosistema marino e sul nostro organismo. Infatti:
- Combatte i parassiti che si depositano sulle specie acquatiche.
- Regola la densità dell’acqua, influenzando le correnti marine e il clima.
- Disinfetta l’ambiente e ha proprietà antibatteriche e cicatrizzanti anche sulla nostra pelle.
- Produce benefici alle nostre vie respiratorie e rigenera l’organismo.
- Favorisce l’evaporazione e quindi il ciclo dell’acqua.
Inoltre, il sale che normalmente usiamo in cucina proviene proprio dall’evaporazione dell’acqua di mare.
Siamo arrivati alla fine di questo viaggio che ci ha portato alla scoperta del perché il mare è salato. È un esempio perfetto di come la natura trasformi elementi semplici in sistemi complessi e vitali.
Ed è nelle acque salate del mar Ligure e del Golfo di Orosei in Sardegna che crescono in modo sano e sostenibile le nostre orate e branzini Aqua De Mâ. Il risultato è una carne compatta, saporita, ricca di elementi preziosi. È questo mare, tra i più belli e puliti d’Italia, che dona il giusto sapore ai nostri prodotti.
La prossima volta che farete una nuotata, penserete che state galleggiando in una miscela millenaria di acqua, minerali e storia geologica. Se vi è piaciuto questo articolo, ecco altre due curiosità sul mondo marino: