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Che squali ci sono nel Mar Ligure?

squalo bianco nel Mar Ligure e altre specie

Gli avvistamenti di squali nelle acque del Mediterraneo sono sempre più frequenti. Uno degli ultimi è avvenuto a luglio nel Mar Ligure, al largo di Imperia, e pare si sia trattato di un grande squalo bianco. È possibile quindi incontrare lo squalo bianco nel Mar Ligure?

Facciamo chiarezza e raccontiamo quali squali nuotano nelle acque italiane.

Uno squalo bianco nel Mar Ligure?

Gli squali bianchi nel Mar Ligure sono davvero rari e l’ultimo avvistamento risale a luglio 2022: alcuni pescatori del peschereccio dell’Ilde II hanno raccontato di aver visto uno squalo divorare un pesce spada che aveva abboccato al loro amo. Hanno mostrato le foto dell’animale azzannato ad un biologo e a quanto pare ha confermato che si trattasse di uno squalo che potrebbe esser stato lungo 5 metri circa e pesare mezza tonnellata.

L’equipaggio del peschereccio si sarebbe imbattuto in un “carcarodonte” noto con il nome di grande squalo bianco, una specie diffusa in acque fredde o temperate tra gli 11 e i 24°C. Si trova nel mare dell’Australia, del Sudafrica e del Messico, mentre nel Mediterraneo sono state registrate certe aree riproduttive a largo di Sicilia, Malta e Tunisia.

Lo squalo bianco è uno dei più grandi pesci predatori: nuota fino a 24 km/h, pesa 2 tonnellate e può arrivare ad una lunghezza anche di 6 metri.

Sapete che non è la prima volta che lo squalo bianco nuota nel Mar Ligure? Il Museo di Storia Naturale di Genova conserva un esemplare recuperato agli inizi del ‘900!

L’avvistamento dello squalo bianco nel Mar Ligure non è stato però confermato ufficialmente dalla Guardia Costiera di Imperia.

Ecco altri recenti avvistamenti e poi ci soffermiamo sulle specie più comuni nei nostri mari.

Altri avvistamenti di squali in Italia

Prima dello squalo bianco nel Mar Ligure, era stato avvistato uno squalo in Calabria verso la fine di giugno.

Un altro, uno squalo verdesca a inizio giugno è rimasto intrappolato in un cerchio di plastica, e si era spinto a pochi metri dalla riva della spiaggia di Baia Flaminia a Pesaro.

Anche se queste notizie possono intimorire qualcuno, bisogna ricordare che queste specie di predatori marini sono molto importanti per l’equilibrio dell’ecosistema e che la loro presenza è indice di una situazione ambientale buona.

Se vi state chiedendo se gli squali del Mediterraneo siano pericolosi potete dormire tranquilli: molto raramente attaccano l’uomo e anzi sono gli squali a doverlo temere. Infatti, il più delle volte gli attacchi sono da considerarsi come risposta all’invasione del loro habitat.

Le specie più comuni nei mari italiani

Il mar Mediterraneo è la patria di 47 specie di squali. Vediamo quali sono quelle più rappresentative, oltre allo squalo bianco, il più conosciuto e temuto di tutti i mari:

  • Verdesca o squalo azzurro: tra quelli presenti nel Mediterraneo è una delle specie più prolifiche, specialmente nell’Adriatico. Può raggiungere i 4 metri di lunghezza, attacca gli umani solo raramente e se spaventato, non è considerato pericoloso ed è una specie a rischio di estinzione perché le sue pinne vengono utilizzate in alcune ricette orientali. Ogni anno si stima che vengano uccisi dall’uomo fino ai 20 milioni di esemplari.
  • Squalo elefante. Dopo lo squalo balena, è il secondo pesce più grande al mondo. Ma le sue dimensioni non devono trarre in inganno: mangia infatti plancton. In genere è lungo 9 metri ma può raggiungere addirittura i 12 metri. Anche questa è una specie a rischio di estinzione.
  • Squalo martello: così chiamato per la tipica conformazione del muso, è considerato potenzialmente pericoloso per l’uomo se infastidito. È stato osservato diverse volte in grandi gruppi dai sub attorno a Lampedusa. Vive nelle acque costiere, raggiungendo profondità massime fino ai 200 metri.
  • Squalo volpe: così chiamato perché considerata una specie “furba” in quanto usa la sua coda per stordire le prede. Ha una bocca piccola, si ciba infatti di pesci di piccola-media dimensione. È considerata una specie in pericolo critico.