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Cosa vedere alle Cinque Terre

cosa vedere alle Cinque Terre, Monterosso

Se siete alla ricerca di un posto in cui poter trascorrere le vostre prossime vacanze estive per fare un tuffo nelle acque cristalline, senza dover rinunciare al piacere di fare delle passeggiate immersi nella natura lungo i sentieri panoramici, alla buona cucina tradizionale e regalarvi dei tramonti ammirando paesaggi pittoreschi, allora non vi resta che organizzare una visita di qualche giorno nei piccoli borghi del Parco della Cinque Terre.

Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore sapranno affascinarvi con le loro tipiche case torri color pastello a picco sul mare. Siete curiosi di scoprire cosa vedere alle Cinque Terre?

Monterosso al Mare

Si tratta del borgo delle Cinque Terre più esteso e più antico che con la sua bellezza ha affascinato Eugenio Montale; qui, infatti, si trova la Villa Montale, vecchia residenza dello scrittore oggi sede del parco letterario a lui dedicato visitabile con la Cinque Terre Card, un biglietto turistico che offre diversi servizi, tra cui gli spostamenti in bus tra i borghi del Parco. Villa Montale è situata nella zona più turistica del borgo, cioè nei pressi di Fegina in cui si trova la spiaggia più estesa del Parco Nazionale caratterizzata da tratti sabbiosi e rocciosi.

Passeggiando nel centro storico di Monterosso è possibile visitare la chiesa di San Giovanni Battista risalente al XIII secolo, costruita in stile gotico-genovese, riconoscibile grazie alla facciata bicroma; nel paese si possono ammirare anche i resti di un castello trecentesco appartenente alla famiglia di Lagneto insieme ad altre fortificazioni e alla Torre Aurora risalente al XIV secolo, che è l’unica rimasta di una serie di torri difensive.

Sul Colle dei Cappuccini sorge il castello della famiglia dei Fieschi e il monastero con una chiesa dedicata a San Francesco nella quale si trovano dei dipinti di Van Dick e Guido Reni. Se siete alla ricerca di un piatto tipico non dimenticatevi di assaggiare la torta di riso di Monterosso fatta con riso, funghi, formaggio e uova che si prepara ad agosto per la festa della Madonna di Soviore.

Altre festività che animano il piccolo borgo sono la sagra del limone a maggio in cui è possibile assaggiare diverse specialità a base di questo agrume, la sagra dell’acciuga fritta a giungo e infine, la sagra dell’acciuga salata a settembre.

Vernazza

Sorge su un porto naturale, l’unico presente nelle Cinque Terre; le case torri del paese oltre ad essere del tipico color pastello hanno anche delle raffinate decorazioni che testimoniano l’antico prestigio sociale ed economico di questo borgo rispetto agli altri. Il centro storico è attraversato da un’unica via centrale dalla quale si diramano le arpaie, ovvero delle lunghe scalinate che portano al mare; nel paese è possibile visitare il castrum, cioè i resti di antiche fortificazioni a cui fanno parte anche il Castello Doria e una torre cilindrica costruite entrambe intorno all’XI secolo. Tra gli edifici più importanti di Vernazza si deve ricordare la chiesa di Santa Margherita di Antiochia risalente al XIII secolo, costruita in stile romanico-genovese in cui parte del corpo della struttura è medievale e il resto rinascimentale, caratterizzata da delle finestre trilobate; dalla chiesa è possibile percorrere una strada che conduce alla marina e al porticciolo.

Il 20 luglio viene fatta una processione per la patrona Santa Maria di Antiochia, cui seguono dei banchetti dove è possibile assaggiare i prodotti tipici del territorio; a dicembre invece si celebra il Natale subacqueo in cui si fa immergere e poi risalire la statua del Bambino Gesù che infine viene riportato nella chiesa parrocchiale.

Corniglia

È l’unico dei paesi delle Cinque Terre a non avere uno sbocco sul mare, poiché si trova a quasi 100 metri sul livello del mare; per questo motivo per raggiungere il centro abitato è necessario percorrere la Lardarina, una lunga scalinata composta da 377 scalini divisi in 33 rampe, ma dopo tanta fatica è assicurato un panorama sul mare mozzafiato.

Data la sua posizione è facile capire che il borgo sin dal passato si è dedicato alla vita agricola più che a quella marittima, infatti, uno dei prodotti più pregiati di questo posto è il vino, tra cui il Cinque Terre DOC e il vino passito Sciacchetrà; il prestigio del vino di questo territorio era riconosciuto fin dai tempi antichi, tanto che a Pompei sono state ritrovate delle anfore da vino con il nome Cornelia.

La chiesa di San Pietro è uno degli edifici più importanti di Corniglia, costruita nel Trecento in stile gotico-ligure; sulla facciata è presente un rosone in marmo bianco di Carrara e all’interno si trovano una fonte battesimale del XII secolo e diverse decorazioni di particolare bellezza come dei bassorilievi di un cervo, il simbolo del borgo e delle statue di evangelisti. Dal largo Taragio conosciuto anche come “la terrazza” per via del panorama è possibile scendere per una scalinata che porta alla marina formata però da soli scogli. Se si viene a Corniglia in luglio si deve assistere al Festival del basilico per assaggiare l’erba aromatica più tipica di questo territorio utilizzata in numerose ricette, oppure ad agosto si può partecipare al Festival dello Sciacchetrà che include nei festeggiamenti tutti i borghi delle Cinque Terre.

Manarola

È il più piccolo dei borghi delle Cinque Terre, infatti, è frazione di Riomaggiore; il paese si sviluppa in verticale e le case torri dal color pastello a picco sul mare ricreano un’atmosfera pittoresca, inoltre è attraversato da numerose vie che collegano la parte alta del Belvedere con la marina.

La storia di Manarola è legata a quella della famiglia di Lavagna dei Fieschi che perse il dominio del borgo a causa dei lunghi conflitti con la Repubblica di Genova; sembra che il suo nome derivi dalle parole latine magna roea, cioè grande ruota, infatti, nella parte bassa del paese è ancora possibile vedere la ruota per il mulino ad acqua del vecchio frantoio.

Passeggiando per il centro storico si possono visitare la trecentesca chiesa di San Lorenzo costruita in stile gotico-ligure con tre navate e interni barocchi, il particolare Campanile Bianco staccato dal corpo della chiesa perché probabilmente venne costruito con scopi difensivi e di avvistamento, il quattrocentesco Oratorio dei Disciplinati e l’Ospedale di San Rocco. Il 10 agosto Manarola festeggia il suo Santo patrono con una processione della statua che si conclude a bordo di una barca.

Riomaggiore

Se venite da La Spezia potete cominciare la vostra visita delle Cinque Terre da Riomaggiore poiché è il primo borgo che troverete; da qui parte il Sentiero Azzurro che collega i cinque paesi con un percorso lungo più o meno 12 chilometri a picco sul mare. Il primo tratto di questo sentiero che arriva fino a Manarola è conosciuto come Via dell’Amore, ma da qualche anno è stato chiuso a causa di gravi danni riportati in seguito di un’alluvione; in alternativa però si può percorrere un altro sentiero altrettanto suggestivo che passa per Volastra. Il miglior modo per visitare le Cinque Terre è raggiungere i borghi a piedi camminando per i caratteristici percorsi, oppure usufruendo del servizio navetta e ferroviario; chi arriva al Parco Nazionale con la propria auto deve lasciarla nei parcheggi situati vicino ai paesi poiché non possono accedere al centro abitato.

Nella parte alta di Riomaggiore si trova la chiesa di San Giovanni Battista costruita verso la metà del Trecento composta da tre navate e due porte gotiche; altri monumenti degni di nota sono l’Oratorio di Santa Maria Assunta che custodisce un prezioso trittico del ‘400 e una statua del secolo precedente dedicata alla Madonna e fatta interamente in legno.