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Quali sono i pesci azzurri?

quali sono i pesci azzurri

In una sana ed equilibrata alimentazione non può mancare il pesce, un alimento altamente digeribile, che apporta una serie di benefici all’organismo. Alcuni più di altri sono considerati più adatti per una dieta sana; tra questi rientrano alcuni pesci azzurri. Vediamo cosa e quali sono i pesci azzurri.

Caratteristiche dei pesci azzurri

Il termine pesce azzurro indica una varietà di pesci, denominati così per fini commerciali, che hanno forme e dimensioni varie, facilmente reperibili nel Mar Mediterraneo e aventi in comune delle caratteristiche:

  • Hanno il dorso di colore blu scuro o azzurro con riflessi verde-argento, più chiaro nel ventre.
  • Sono pesci senza squame.
  • Hanno un buon rapporto qualità/prezzo.
  • Sono ricchi in Omega3 e di acidi grassi insaturi, sali minerali e vitamine; le loro carni sono grasse e piene di olii, facilmente digeribili.
  • Sono una fonte eccellente di vitamina D, necessaria allo sviluppo e mantenimento scheletrico, e di proteine ad alto valore biologico.
  • Hanno un corpo affusolato, muscoloso ed evoluto.
  • Hanno un sapore intenso.
  • Per la loro pesca si utilizzano metodi e tecniche a basso costo, anche grazie alla loro presenza sul litorale costiero.

I pesci azzurri si contrappongono all’altra grossa categoria chiamata “pesce bianco” della quale fanno parte il branzino e l’orata – che noi di Aqua alleviamo in mare aperto nel rispetto dell’ambiente – saraghi, tanuta, pagello, ombrina e altri; ci sono poi le categorie delle cernie e dei pesci piatti ad esempio.

Prima di elencarvi quali sono i pesci azzurri, parliamo di due caratteristiche negative di questa categoria:

  1. I pesci azzurri sono ad altissimo rischio di Anisakis, un parassita che si annida nell’apparato digerente del pesce azzurro e pertanto è sconsigliato mangiarlo crudo o anche marinato. Se state desiderando di preparare una tartare di pesce, acquistatelo freschissimo e già abbattuto per almeno 24 ore a -25° per evitare rischi per la salute. I pesci azzurri a maggior rischio di questo parassita sono: le sardine, le acciughe, lo sgombro.
  2. Hanno una scarsa conservabilità: il pesce azzurro conserva per tempi brevissime le sue caratteristiche organolettiche, per cui non è consigliabile congelarlo.

E ora vediamo la lista delle varietà appartenenti a questa categoria ittica.

Quali sono i pesci azzurri: elenco

  • Aguglia: caratterizzata da una lisca verdastra sul dorso; si trova tutto l’anno e si presta ad ottime ricette in cucina.
  • Alaccia (Sardinella aurita), pesce diffuso nel Mediterraneo meridionale.
  • Alice o acciuga, spesso cucinata sott’olio o marinata, molto saporita.
  • Aringa: in passato venivano conservate sotto sale o affumicate.
  • Cheppia o gheppia, comune nel mar Adriatico.
  • Costardella, molto comune nei mari italiani e si pesca tutto l’anno.
  • Cicerello, in genere cucinato fritto.
  • Lanzardo, simile allo sgombro ma di qualità inferiore.
  • Leccia stella, può arrivare anche a 2 metri di lunghezza.
  • Palamita (Sarda sarda), usato in Giappone per il brodo di pesce.
  • Sardina (Sardina pilchardus), più grande rispetto all’acciuga, tra i pesci più comuni nelle tavole italiane.
  • Serra, raggiunge anche 1 metro di lunghezza.
  • Sgombro, ricco di vitamine e ad alto valore proteico.
  • Pesce sciabola o spatola o bandiera.
  • Spratto o papalina, di colore più chiaro rispetto alla sardina, ottimo fritto.
  • Suro o sugherello o occhialone o sauro, viene pescato in primavera e in estate, è meno grasso dello sgombro.

I “falsi” pesci azzurri

Ci sono altri pesci che vengono considerati azzurri perché magari possiedono una delle caratteristiche che prima abbiamo elencato. Tra questi vi sono:

  • La ricciola. Può arrivare anche a 100 chili, viene cucinata specialmente al vapore.
  • Il salmone. Rientra spesso in questa categoria perché ricco di Omega 3.
  • Il tonno, ricco di vitamine e sali minerali molto diffuso nella nostra dieta.
  • Il pesce spada, fonte di proteine, vitamine e sali minerali.
  • Il merluzzo, considerato (erroneamente) un pesce azzurro perché ricco di Omega 3. È tra i pesci più conosciuti al mondo ed è diventato un alimento protagonista della dieta mediterranea.

Non rientra nella categoria nemmeno un esemplare che vive nelle coste atlantiche del continente americano che è chiamato azzurro per via del suo colore turchino.

Come si cucina il pesce azzurro?

Il pesce azzurro è molto versatile, costa molto poco ed è ottimo grigliato, fritto, accompagnato con limone e arancio, si può preparare al cartoccio, in padella o alla brace. Ecco 3 idee per portarlo in tavola:

  • Spaghetti allo sgombro oppure sgombro al forno.
  • Alla piastra: il lanzardo è ottimo cotto semplicemente alla piastra e condito con prezzemolo e limone.
  • La palamita al cartoccio. Si può cucinare anche in padella, al forno o per condire la pasta impiegandola nel ragù di pesce.

È consigliato mangiare pesce azzurro fresco e di piccola taglia (come alici, sardine, sgombro) 1-2 volte alla settimana per soddisfare il fabbisogno minimo di grassi essenziali.