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Come cucinare orata alla piastra

come cucinare orata alla piastra

La cottura alla griglia è spesso la scelta più semplice per chi vuole eseguire un procedimento rapido e dietetico, si può impiegare praticamente con ogni alimento.

Se poi sulla griglia vogliamo metterci del pesce fresco offerto da Aqua allora possiamo essere giustificati ad aver fretta di sederci a tavola.

Ma sapere come cucinare l’orata alla piastra è davvero così semplice come sembra?

Innanzitutto bisogna partire con la scelta di un bel pesce fresco di un certo peso.

Decidere di cuocere le orate piccole sulla griglia non è proprio indicato, perché trattandosi di una cottura che richiede tempi brevi ad alte temperature rischiamo di seccare troppo la carne e rovinare così il nostro secondo piatto.

Sappiamo tutti che la cucina italiana è una vera e propria arte, quindi prestiamo attenzione ai passaggi da eseguire per diventare dei veri e propri esperti dell’orata alla griglia.

La pulizia dell’orata

Se volete conoscere come cucinare orata alla piastra avrete bisogno di pochi ingredienti e utensili.

Un passaggio importante è la pulizia del pesce.

Molte persone preferiscono squamare l’orata. Se volete procedere anche voi con questo passaggio potete farlo utilizzando uno squamapesce, oppure più semplicemente usando il dorso di un coltello per grattare via le squame con movimenti che partono dalla coda fino alla testa.

Per evitare di cospargerle su tutto il piano da lavoro potreste immergere l’orata direttamente in un contenitore con dell’acqua.

In realtà per la cottura alla griglia è meglio non privare la pelle dalle squame, perché dovendo utilizzare temperature molto alte esse funzionano da barriera protettiva a contatto con la superficie calda. Inoltre, mantenendo le squame sarà più semplice staccare il pesce dalla griglia.

A questo punto con un paio di forbici ben appuntite dovrete aprire la pancia dall’ano fino all’attaccatura della testa. Con un coltello potete fare un’incisione più profonda seguendo la lisca per eviscerare le orate in maniera corretta; infine dovete lavare bene l’interno del pesce e la parte esterna, ricordandovi di sciacquare bene anche la parte delle branchie e della bocca in modo da eliminare ogni residuo di sangue.

Se non siete molto pratici potete chiedere al vostro pescivendolo di eseguire per voi queste operazioni di pulizia.

Orata alla piastra

A questo punto siete pronti per scoprire come cucinare orata alla piastra.

Prima di accendere i fornelli potete decidere di dare un tocco in più di sapore al vostro pesce. In che modo?

Basta preparare un intingolo per far marinare la carne. Ecco cosa vi servirà:

  • succo di limone;
  • olio extravergine di oliva;
  • uno spicchio di aglio;
  • peperoncino fresco;
  • un pizzico di sale;
  • erbe aromatiche a piacere.

Emulsionate i liquidi aggiungendo il sale, il trito di aglio, del peperoncino se siete amanti dei gusti decisi e delle erbe aromatiche che vi piacciono di più.

Spennellate il tutto sul pesce, anche l’interno del ventre e fate riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.

Finita la marinatura dovete condire la carne.

Infilate nella pancia delle fettine di limone, l’aglio tagliato a metà e anche questa volta potete aggiungere i sapori che più gradite, come il rosmarino oppure il timo.

È arrivato il momento di mettersi ai fornelli.

Fate scaldare molto bene la vostra piastra o griglia e posizionate il pesce.

È chiaro che i tempi di cottura possono variare in base alla grandezza del pesce, ma di norma deve cuocere almeno 10-15 minuti per lato.

Fate attenzione quando girate l’orata, perché la pelle può rimanere attaccata alla piastra e la carne si rompe facilmente.

Per questo tipo di cottura alla piastra è consigliabile usare un’orata di allevamento, come quelle di Aqua allevate in mare aperto.

Questo perché i pesci di allevamento di solito hanno tutti la medesima taglia, rispetto ai pesci pescati in mare aperto che sono di dimensioni variabili.

Durante la cottura il grasso del pesce si scioglie rimanendo sulla piastra e l’orata cuoce nel suo stesso grasso, facendo diventare la carne ancora più saporita.

Il modo più semplice per verificare se il pesce è pronto è quello di incidere la carne e vedere il suo colore: se rimane rosata bisogna attendere ancora qualche minuto, se è bianca si può togliere dal fuoco.

Sarebbe sempre meglio evitare di incidere la carne per non disperderne i liquidi e ritrovarvi poi con un pesce troppo asciutto.

Un’alternativa è quella di provare a staccare la pinna dorsale: se si toglie facilmente allora il pesce è pronto.

Una volta cotto servite l’orata ancora calda e versate un ultimo filo di olio extravergine sulla carne bianca.

Pesce fresco

Sapere come cucinare orata alla piastra non vi servirà a nulla se al momento dell’acquisto non siete in grado di riconoscere quando un pesce non è più tanto fresco.

Un pesce di giornata ha delle caratteristiche ben precise, che è meglio saper individuare per evitare di portare a casa un prodotto scadente.

Quando siete al mercato del pesce vi basterà guardare dei piccoli dettagli, che vi aiuteranno a farvi spendere bene i vostri soldi:

  • l’occhio deve essere brillante, nero e convesso;
  • le branchie devono avere il colore del sangue;
  • la pelle deve essere brillante, il muco cutaneo trasparente e le squame devono essere ben attaccate;
  • la carne deve essere soda;
  • il pesce deve profumare di alghe e mare.

Un’orata che si presenta con l’occhio spento, con un colorito giallognolo e opaco, la carne molle e un odore acre che non ricorda per niente il mare, allora è meglio non comprarla e puntare su qualcosa di più fresco.