Nell’arte dell’abbinamento cibo e vino, poche sfide sono altrettanto intriganti quanto quella di accostare un vino al sapore delicato e raffinato del branzino.
Questo pesce prelibato merita infatti un compagno che ne esalti le caratteristiche, senza sovrastarle: sarebbe un vero peccato preparare un ottimo branzino di qualità Aqua De Mâ per poi abbinarlo ad un vino eccessivamente saporito, tale da coprirne completamente le sfumature di sapore.
Prima di vedere alcune proposte e idee rispetto a quale possa essere un buon vino da abbinare al branzino, soffermiamoci un momento sulle caratteristiche di questo pesce, così da conoscerlo meglio.
Il branzino: caratteristiche, proprietà nutritive e curiosità
Cominciamo dalle caratteristiche morfologiche. Il branzino, noto anche come spigola e scientificamente denominato Dicentrarchus Labrax, è un pesce bianco dalla pelle argentata e dalla forma slanciata e affusolata. Il colorito di questo pesce non è omogeneo: ad un ventre bianco candido si contrappone un dorso grigio scuro, con delle tonalità intermedie argentate. I fianchi sono poi coperti di piccole macchie brunastre, mentre le pinne sono quasi trasparenti, con leggere sfumature nerastre.
La dentatura del branzino è particolarmente forzuta, caratteristica che gli permette di cacciare pesci dalle dimensioni considerevoli.
Concentriamoci ora invece sulle proprietà nutritive: La carne di questo pesce è delicata, gustosa e facilmente digeribile: fonte eccellente di proteine di alta qualità, nutrienti essenziali come le vitamine B1 (tiamina, importante nella sintetizzazione dei processi energetici del nostro organismo), B6 e B12, nonché minerali come potassio (utilissimo per contrastare l’ipertensione), selenio, zinco, cancio e magnesio. Ancora, grazie al contenuto di acidi grassi polinsaturi omega-3, il branzino offre benefici per la salute cardiovascolare.
Il branzino è considerato un pesce magro, particolarmente indicato per una dieta ipocalorica. Il consumo di branzino è inoltre consigliato alle donne in gravidanza, specialmente grazie alla presenza di acido folico. Il contenuto di fosforocontribuisce allo sviluppo di denti e ossa, nonché ad un buon funzionamento della memoria. Ancora, la vitamina A contribuisce a mantenere in salute l’apparato visivo.
Infine, prima di scoprire, nel prossimo paragrafo, alcuni consigli sul vino da abbinare al branzino, vediamo una piccola curiosità storica. Sapevate che il branzino era apprezzatissimo dagli antichi Romani? All’epoca, come ci racconta Plinio, veniva chiamato lupo lanato, per via della sua fama da predatore (vi ricordate che i branzini hanno una dentatura forzuta?) e della delicatezza di gusto della sua carne.
Gli accostamenti: vino da abbinare al branzino
Ora che abbiamo descritto con precisione questo pesce, parliamo finalmente degli accostamenti: quale vino abbinare al branzino?
Come abbiamo detto, l’abbinamento tra branzino e vino richiede che venga prestata particolare attenzione all’equilibrio dei sapori: il vino deve esaltare il gusto del branzino senza sovrastarlo.
Data la delicatezza della carne di branzino, è preferibile optare per un vino leggero e fresco, possibilmente bianco (il cui abbinamento è più semplice), ma non necessariamente.
Vini rossi secchi come il Chianti o il Barolo si sposano infatti perfettamente con la carne delicata del branzino!
Concentrandoci invece sui vini bianchi, questi dovrebbero essere possibilmente leggeri, non eccessivamente alcolici, di corpo medio, giovani, freschi e magari con alcune note fruttate o floreali.
Se volete andare sul sicuro, potete optare per vini a base di varietà come Sauvignon Blanc, Vermentino, Pinot Grigio o Chardonnay: questi vini aggiungeranno un tocco di freschezza senza sovrastare il piatto.
Perché ad un piatto a base di pesce si è soliti abbinare il vino bianco?
L’abbinamento tradizionale e ben noto tra pesce e vino bianco ha radici sia storiche che gastronomiche. Vi è addirittura chi pensa che al pesce non possa assolutamente essere abbinato un rosso!
I vini bianchi tendono ad avere, rispetto ai rossi, una migliore acidità e sapidità: questo li rende più adatti a non coprire il sapore delicato del pesce. L’acidità presente in molti vini bianchi, infatti, bilancia la texture, contribuendo a pulire il palato tra un boccone e l’altro. Inoltre, le note fruttate e fresche di molti vini bianchi si armonizzano bene con le preparazioni leggere e i sapori marini.
Per concludere, è importante sottolineare che non esiste una regola rigida: alcune preparazioni di pesce più ricche o aromatiche possono anche essere abbinate a vini rossi leggeri o rosati, a seconda delle preferenze personali. L’importante è scegliere per bene il pesce, evitando gli allevamenti intensivi ed optando per prodotti di alta qualità, come quelli offerti da Aqua de Mâ.